(Parigi 1876-1947) scrittore francese. Dopo aver fatto parte del gruppo dei «Fantaisistes», nel 1923 fondò, con P. Valéry e V. Larbaud, la rivista «Commerce» e si legò al gruppo surrealista. Dopo Tancrède (1895), Poesie (Poèmes, 1912) e Per la musica (Pour la musique, 1914), pubblicò la maggior parte della sua produzione poetica su «Commerce»: Spazi (Espaces), Spessori (Epaisseurs) nel 1929, Sotto la lampada (Sous la lampe) nel 1930. La sua poesia, cominciata sotto il segno di Rimbaud, descrive una Parigi popolare e umana in cui emergono, attraverso un linguaggio lieve e percussivo, il tema dell’infanzia perduta e l’affetto, non privo di ironia, per le cose quotidiane. Successivamente F. scrisse soprattutto in prosa: in Parigi, fedelmente (D’après Paris, 1932) e Il pedone di Parigi (Le piéton de Paris, 1939) ritrasse la Parigi di tutti i giorni attraverso un gioco impressionistico di immagini rare e incisive.